Bruna nata a Londra nel 1953 da genitori garfagnini. Ha conseguito tutti gli studi in Inghilterra. Ha lavorato con i genitori nel ristorante di famiglia, è appassionata ed esperta d'antiquariato. Ha imparato a cucire e ricamare dalle suore alle scuole serali, affascinata e incuriosita dai lavori che aveva sempre visto sbocciare dalle mani della mamma e della nonna. Lì ha imparato il patch work and quilting, in cui proietta i colori della sua mente, influenzata dalla cultura multietnica e libera del mondo in cui ha per molti anni vissuto. Adesso abita con il suo marito a Castelnovo di Garfagnana. "I miei lavori nascono da un'arte profondamente insita nella tradizione femminile, un mestiere che può apparir lezioso e superfluo ( .. .ma cosa in fondo non lo è?) , però queste creazioni servono per dar vita e calore alla casa, lasciare il segno della presenza di una donna, la cura e l'amore per la famiglia. Di quì prendo spunto, ma quello ch'io faccio è seguire i colori che mi suggerisce le mente, giocare con le forme ed i tessuti ed alla fine le mie stoffe diventano un quadro astratto. Il patchwork (tradotto indica "lavoro con le pezze") è un manufatto che consiste nell'unione, tramite cucitura, di diverse parti di tessuto, generalmente ma non esclusivamente di cotone, al fine di ottenere un oggetto per la persona o la casa, con motivi geometrici o meno. È una tecnica molto usata per realizzare dei quilt, che sono trapunte il cui top (parte superiore) è composto dal manufatto patchwork, un mollettone (imbottitura in cotone o sintetico) e da un telo inferiore (backing) di solito in mussolina e una chiusura fatta con lo sbieco (binding), che serve per chiudere e decorare i bordi del quilt. Il quilt viene infine decorato con delle "impunture" chiamato quilting, che poi dà il nome al manufatto finale.
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